Il governo iraniano ha reso obbligatorio per i minatori di Bitcoin Billionaire nel paese di vendere le proprie monete allo stato, in modo che le autorità possano utilizzare la valuta digitale per pagare le importazioni in mezzo a sanzioni internazionali paralizzanti, secondo i rapporti del 30 ottobre 2020.
L’Iran spera in Bitcoin
Mentre l’Iran è uno dei paesi più ricchi del mondo quando si tratta di petrolio greggio e produzione di gas naturale, l’economia dello Stato Islamico è stata quasi paralizzata dalle sanzioni internazionali e dalla pandemia COVID-19 che ha fatto crollare la sua produzione giornaliera di petrolio da 3,1 milioni. barili a soli 1,9 milioni.
Nel tentativo di alleviare le sue difficoltà economiche e generare fondi per il pagamento delle importazioni, il Ministero dell’Energia e la Banca Centrale dell’Iran ha messo in atto una legislazione che rende obbligatorio per i minatori di bitcoin registrati nella regione di vendere le loro monete al stato.
Si ricorderà che ufficialmente il governo iraniano legalizzato operazioni di mining di criptovaluta nell’agosto 2019 e ha reso obbligatorio per i minatori ottenere la licenza necessaria dal Ministero dell’Industria, delle Miniere e del Commercio
Per fonti vicino agli ultimi sviluppi, l’Iran, che ha recentemente cambiato la sua valuta di riserva primaria dal dollaro USA allo yuan cinese, poiché non può più accedere alle sue riserve in USD, ha visto crollare le sue riserve estere di oltre il 33% negli ultimi 24 mesi e ora sta cercando il modo di trasformare le sue fortune in calo.
Mentre bitcoin (BTC) e altre criptovalute sono completamente diverse dalle valute legali globali, il governo iraniano spera che la natura senza confini del primo gli renderà più facile pagare i suoi partner commerciali internazionali.
Sebbene il governo debba ancora rilasciare ulteriori dettagli sulla mossa, la CBI ha tuttavia lasciato intendere che i miner saranno tenuti a inviare le criptovalute direttamente a canali specifici che verranno loro forniti.
Con il prezzo del bitcoin (BTC) ora puntando di nuovo alla luna, resta da vedere se il governo iraniano sarà in grado di acquistare le monete dai minatori a un prezzo ragionevole che renderà l’accordo uno scenario vantaggioso per tutte le parti.
La posizione dell’Iran sulle criptovalute rimane poco chiara, come quella del governo regolamenti per quanto riguarda la fiorente asset class digitale non può essere descritta come completamente suscettibile, tuttavia, la nuova alleanza potrebbe potenzialmente cambiare le cose, soprattutto se la nazione attutisce con successo gli effetti negativi della sua sanzione internazionale tramite bitcoin.